giovedì 11 ottobre 2012

lunedì 10 settembre 2012

Annuncio personale: carità artistica!

C'è qualcuno che sarebbe così generoso da farmi un piccolo disegno per un volantino? Ripago con una cena, se geograficamente possibile! :D

Gita al pronto soccorso canadese!

Questa è la storia di una ragazza (?) che ha fatto un lungo viaggio, verso un paese lontano lontano per poter finalmente... fare una grossa cazzata!!
Sì, non c'è dubbio, la protagonista della storia sono io naturalmente! Venerdì ho finalmente traslocato in una casa deliziosa in quel di Kaslo e come vado a festeggiare? Con un pò di sangue! No, non sono diventata vampira, solo molto stupida perché mi sono tagliata! Preferisco non rivelare i dettagli dell'incidente perché sono di una stupidità imbarazzante, diciamo solo che stavo cucinando e mi sono piantata la punta di un coltellaccio nel palmo della mano sinistra! Dopo aver tamponato la ferita inventando nuove parolacce e insulti verso me stessa, sono andata dalla mia (nuova) padrona di casa chiedendole di medicarmi. Lì per lì ho pensato che fosse solo un taglietto e che il torpore alle dita fosse dovuto al fatto che avevo premuto molto per fermare il sangue. Dopo due ore però ancora nessuna risposta da indice e anulare. Beh non che fossero proprio morti, li sentivo come addormentati. Decido quindi che forse è meglio farsi vedere da un dottore al pronto soccorso, quello che avrei fatto in italia; tentando la sorte perché non possiedo alcun tipo di assicurazione. Se fossi stata al vecchio cottage non so fin dove sarei dovuta arrivare, ma fortunatamente Kaslo ha un ospedale. Erano circa le 15,30 del pomeriggio di sabato quando sono entrata e la prima cosa a colpirmi fu il deserto totale! In Italia per fortuna non sono andata quasi mai al pronto soccorso da paziente, ma spesso da soccorritore, e a qualsiasi ora trovi il caos e devi attendere ore ammenoché non hai un organo in mano. Qui invece mi sono dovuta affacciare in una stanza per trovare le infermiere che chiacchieravano. Ho spiegato loro il mio problema e ho detto subito che ero una turista e non avevo assicurazione. Un'altra cosa che ho notato è che hanno esaminato la mia ferita con estrema cautela toccando a malapena il cerotto, come se stessero maneggiando plutonio radioattivo. Questo comportamento mi ha fatto pensare che sono molto attenti a non dare adito a denuncie di nessun tipo, o forse per problemi con le assicurazioni...
A questo punto ho fatto un bel ripasso dello spelling in inglese, dovendo compitare il mio nome e indirizzo per la registrazione. La capo-infermiera dopo aver registrato i miei dati di base, ha chiamato al video-telefono (penso connesso via skype) un'altro centralino della zona che riceve tutte le registrazioni durante il sabato e la domenica, quando quello di Kaslo è chiuso. Ha spiegato la situazione alla signora nello schermo e poi me l'ha passata. Lei mi ha spiegato che il costo sarebbe stato di 820$ con la domanda implicita "Che facciamo la accendiamo?". Col senno di poi ho un sacco di "avrei potuto..." ma lì per lì ero convinta che mi ci volessero dei punti se non addirittura la chirurgia: cavolo non mi sentivo due dita! Quindi ho detto sì. E vai con un'altra sessione di spelling di tutti i miei dati. Prima di riagganciare la signora sullo schermo ha voluto darmi un suggerimento facendomi il segno di silenzio con il dito, come a dire è un segreto: mi ha detto qualcosa circa il chiedere all'infermiera se potevo farmi curare il giorno dopo o quando la clinica era aperta, poiché in clinica poteva costarmi 100$ meno. Non ho capito bene tutto ciò che mi ha detto e comunque dopo non l'ho chiesto per vari motivi.
Mi hanno fatta accomodare in una stanza con un lettino in attesa del dottore che è arrivato poco dopo. Si presenta un uomo alto sui 65 (e oltre) anni con una camicia orribile ma senza camice. Le infermiere gli dovevano aver già spiegato la situazione perché lui tutto contento mi porge la mano chiedendomi quale poteva stringere, e presentandosi come Riccardo. Subito dopo confessa che in realtà è Richard e bla bla convenevoli sul fatto che sono italiana, che parlo molto bene l'inglese (*), ecc. Mi ha visitato la mano facendomi piegare le dita, che rispondevano seppur con dolore, e dicendomi che era una buona cosa perché significava che il tendine non era stato reciso. Spiegava tutto rivolgendosi soprattutto all'infermiera più giovane, come volesse insegnarle il mestiere. Vabbé sorvoliamo. Insomma alla fine dopo aver annunciato che non è grave, io ho tirato un sospiro di sollievo e lui è uscito per visitare un'altra paziente (sì nel frattempo ne è arrivata un'altra).
Alcune delle cose che mi hanno dato.
L'infermiera ha iniziato a pulirmi la ferita e io le ho chiesto se quindi non avevo bisogno di suture o altro. Lei  ha risposto di no ed è stata molto gentile nel rispondere a tutte le altre mie domande curiose. Mi ha pulito la ferita con salt water (che penso sia la nostra soluzione salina) e mi ha messo i famosi steri-strip, quei piccoli cerottini a striscia che vediamo nei film (mai visti in Italia) e poi una pomata antibiotica; infine ha coperto con un cerottone mostrandomi come prenderlo senza toccarne l'interno. Mi ha spiegato bene come medicare la ferita e mi ha ripetuto più volte quali fossero i sintomi di un'eventuale infezione. Poiché la farmacia stava ormai per chiudere (chiude alle 17 il sabato) mi ha fornito di tutto: cerotti, strip, salt water, pomata antibiotica e antibiotico orale, e persino quei bastoncini lunghi tipo cottonfioc per spalmare la pomata. Mi ha anche dato alcuni guanti usa e getta per potermi lavare senza bagnare la ferita.  Ripresi i fogli mi ha fatto ancora altre domande di routine: una non l'ho capita ma riguardava il sangue perché c'era la parola "blood-qualcosa", poi se assumevo farmaci, se avevo avuto interventi chirurgici, se mi era stata diagnosticata qualche malattia. Nella prima parte del colloquio quando sono arrivata mi avevano anche chiesto il nome di una persona da chiamare in caso di emergenza qui in Canada, e io ho dato quello della mia padrona di casa essendo colta alla sprovvista. Mi hanno anche chiesto un "codice sanitario" e io ho dato il codice fiscale (meno male che me lo ricordo a memoria, non lo porto con me da quando sono qui). Quando pensavo fosse ormai tutto finito, la giovane infermierina si mette a preparare una siringa. Io chiedo cos'è e lei mi spiega che è l'antitetano, poiché nelle domande preliminari avevo risposto che non l'avevo fatto negli ultimi 10 anni. E quindi zac! Finalmente mi congedano e chiedo dove/come pagare. La giovane mi dice che la capo-infermiera le ha detto che non devo pagare, che mi fanno questo favore. Dopo essere rimasta incredula per un minuto, ringrazio infinitamente e mi avvio all'uscita. Incrocio il dottore che per congedarsi simpaticamente mi chiede di Berlusconi (non mi era mai successo fin'ora, ma me l'aspettavo); rispondo che purtroppo c'è ancora anche se in disparte al momento, e noi italiani aspettiamo solo che si tolga di mezzo per sempre e che cerco di dimenticarlo in questo bellissimo paese. Nonostante questa breve conversazione, me ne vado via tutta contenta per non aver subito suture e per non aver sofferto di portafogli!
Poco dopo essere rincasata, la padrona di casa mi bussa alla porta dicendomi che hanno chiamato dall'ospedale e devo richiamare. Ed ecco infrangersi il momento felice: la giovane infermiera mi spiega che lei non si è capita bene con la capo-infermiera, la quale in realtà intendeva che non dovevo pagare per le medicine e l'altra roba che mi hanno dato, ma per la visita devo pagare! La mia supposizione è che la buona volontà ci fosse, ma si sono rese conto che ero ormai stata registrata e non potevano fare nulla. Mi ha detto che potevo andare lunedì con calma e anche qualcos'altro che non ho capito.

Mi sono rassegnata presto all'idea di dover pagare per la mia stupidità e questa mattina mi sono recata di nuovo all'ospedale. La segretaria mi ha fatto firmare un foglio che dovrebbe essere per i dati personali riguardo a quella visita e mi ha detto che dovevo pagare solo 600$ per la visita d'emergenza, e che se ci sarà da pagare qualcos'altro per il dottore me lo faranno sapere. Le ho fatto diverse domande per capire come funziona ed è stata molto gentile a spiegarmi. Oltretutto sembravano sempre tutti mortificati di farmi pagare. Già che c'ero ho chiesto se avessero programmi per il volontariato e ha chiamato immediatamente un'altra signora molto gentile che mi ha dato un modulo e mi ha detto che dopo averlo compilato posso tornare e vedere insieme a lei cosa posso fare. Però ho bisogno del criminal record! (**)
Tornando al discorso ospedale, allego la foto del foglio con i prezzi. Se ho capito bene le Interior Health sono una specie delle nostre ASL che coprono una certa area comprendendo diverse cittadine. Ogni Interior Health stabilisce i suoi prezzi. Se avessi preso un appuntamento alla clinica per una visita mi sarebbe costato meno rispetto all'emergency, come mi aveva suggerito la signora al videotelefono. Come si dice, tutto serve per imparare e spero che questa mia "drammatica" avventura possa essere d'aiuto ad altri, in primis a stare molto attenti a non fare cazzate!
Listino prezzi!



(*) Le persone continuano a complimentarsi del mio inglese e io continuo a stupirmi poiché non è così buono, specie nella comprensione. Quindi mi viene da chiedermi: ma come cavolo parlano gli altri italiani? O forse, più probabilmente, come loro si aspettano che parliamo?? O magari sono abituati ad altri stranieri orientali che faticano di più con la lingua...? Mah...

(**)Qualcuno ha idea se posso richiederlo dal Canada e come?



Se qualcuno volesse lasciare commenti, specialmente gli amici, può farlo cliccando su Nessun commento qui sotto, che diventerà commenti qualora qualcuno scrivesse. Grazie.




martedì 4 settembre 2012

Uomini, una continua delusione?

C'è niente di più triste di un uomo adulto col coso in mano che chiede "ti pregoooo?" -___-
Mi piacerebbe sapere come si sente un uomo in certe situazioni. Amor proprio zero?
L'unico uomo che non mi ha mai delusa l'ho lasciato in Italia, e ora nessuno sembra alla sua altezza...

lunedì 3 settembre 2012

Ops! I did it again!

Eh lo so, lo so! Sono molto indietro col blog! Non ho ancora mai raccontanto com'è la vita qui in provincia, né la mia avventura in quel di Calgary, e ora sto pre traslocare! Il fatto è che in questo cottage non mi trovo molto bene poiché è male attrezzato e strutturato, e anche come posizione non è molto easy. C'è una vista spettacolare del lago, ma a parte questo sono lontana da tutto: per qualsiasi cosa devo prendere l'auto e se anche volessi uscire a fare una passeggiata, dovrei farla sulla strada. Mi sono innamorata di Kaslo che è un paesino dall'altra parte del lago, a circa 80 km da qui e in questi giorni ho visto 4 case. Alla fine ho deciso per una cabin presso il True Blue Lodge, ovvero una specie di bungalow che costa un pò di più ma che almeno ha tutto e posso lasciare in qualsiasi momento qualora decidessi di prendere una vera casa. Spostamento previsto per venerdì: re-impacchetto tutto di nuovo!!

sabato 11 agosto 2012

Questione auto

La zona dove ho affittato il cottage non è servita dai mezzi pubblici, quindi sia per muovermi in zona sia per arrivarci da Vancouver avevo per forza bisogno di un'auto. Inoltre mi piace guidare e mi sento più indipendente ad avere un mezzo autonomo. Il carburante poi costa molto meno che in Italia, quindi l'unico problema era trovare l'auto.
Prima di partire dall'Italia ho fatto la patente internazionale, è stata la seconda cosa che ho fatto dopo il passaporto, poiché non sapevo quanto tempo si prendessero. Si sono presi 2 settimane se ricordo bene e, sempre se la memoria mi sostiene, dovrebbe essere costata intorno ai 42€. Non c'è bisogno di sostenere alcun esame, l'unico intoppo è che bisogna andare alla motorizzazione che nel mio caso era un pò lontanto, ma ultimamente sto rivalutando il concetto di lontananza! Comunque basta andare lì con tutte le carte (la lista l'ho trovata sul sito della motorizzazione) e fare la riechiesta per il paese che desiderate. Una volta ottenuta la certificazione, deve essere conservata insieme alla patente italiana. Nessun problema a chi è abituato come me alla vecchia patente di "carta" (come sono anziana!) gli altri dovranno abituarsi ad un libriccino in più in borsa! :)
Un'altra cosa che ho fatto prima di partire è stata quella di cercare compagnie di noleggio auto, in qualche caso ho chiamato o mandato e-mail, per sapere i costi. Non ho trovato niente a meno di 4500$ per 5 mesi (la Hertz ha dei buoni prezzi, ma controllate il calcolo finale, perché c'è da aggiungere assicurazione, tasse, ecc.) che è una cifra esorbitante, mi sarebbe costata quasi quanto il cottage! Ho deciso quindi di non prenotare niente e di vedere una volta arrivata in terra canadese. Avevo dato un'occhiata a qualche annuncio su Kijiji di auto usate e sembrava che avrei potuto trovare qualcosa di decente anche per 2000$. Mi sono segnata l'indirizzo di questa compagnia di noleggio a Richmond poiché era l'unica che avesse un ufficio anche a Creston (la città vicina al cottage). Nel caso in cui avessi dovuto lasciare l'auto lì o avessi dovuto rinnovare il contratto mensilmente.
La mattina dopo essere arrivata a Vancouver per prima cosa sono andata al car rental per informarmi bene sui prezzi e disponibilità. Il costo era di 1100$ al mese, più altri 400$ circa nel caso in cui avessi lasciato l'auto a Creston. Il contratto andava rinnovato mensilmente, ma lo si poteva fare via fax. Ho detto che ci avrei pensato, perché sarei partita il lunedì successivo.
Vicino alla stazione dello skytrain c'erano diversi rivenditori di auto, così ho provato a chiedere se avessero qualcosa di economico. Nel primo una signora cinese mi ha fatto vedere un'auto per 2500$. Nel secondo il tipo mi ha detto che aveva un'auto di un amico da vendere, ma non lì, quindi ci siamo scambiati i contatti per poterci incontrare poi per vederla. Alla fine non l'ho nemmeno vista l'auto poiché gli ho spiegato che mi serviva per guidare per 700km e poi per andare in giro qui, e lui molto onestamente mi ha detto che era troppo vecchia e non andava bene per quello, c'era la possibilità che mi lasciasse a piedi. Così qualche giorno dopo a Granville mi sono fermata da un'altro rivenditore che mi ha fatto notare il problema dell'assicurazione. Mi ha detto che prima era meglio che mi informassi sul costo della car insurance per un non residente, poichè rischiava di costarmi più dell'auto. Gentili e onesti questi canadesi! Per non fare le cose di fretta e magari pigliare una fregatura, alla fine ho noleggiato l'auto per un mese. Mi hanno dato una pontiac col cambio manuale, con un bel bagagliaio capiente.
Avrei dovuto mettermi in cerca subito di un'auto appena arrivata qui al cottage, ma mi sono fatta prendere dalla meraviglia del posto così è andata a finire che ho dovuto tenere l'auto per più di un mese. In un certo senso però è stato meglio così, perché dopo un pò che andavo in giro con la pontiac mi sono resa conto che avrei avuto bisogno di una 4x4 per poter andare sui sentieri o nel caso di maltempo in alcune strade molto ripide, come quella per accedere al cottage.
Mi sono informata per l'assicurazione  presso una compagnia di Creston e mi dissero che poteva essere intorno ai 400/500$. Ho iniziato a cercare un'auto due settimane dopo essere arrivata qui, ne ho viste 3 o 4 e alla fine ho scelto la più economica: una Toyota 4runner del '91. Il proprietario chiedeva 1500$ ma c'erano un paio di cose da riparare così ho chiesto se me la dava per 1200$. Se fossi stata brava a contrattare magari sarebbe sceso a 1000$ ma alla fine mi ha dato 2 gomme extra senza che glielo chiedessi.
Ho dovuto tenere la Pontiac per 5 giorni in più, 250$; il prezzo per riportarla indietro da qui 370$ più 60$ di benzina. Totale complessivo noleggio $1780,00
Per la mia "nuova" Toyota ho pagato 203$ per sostituire la marmitta (o qualcosa di simile). Ci sarebbe anche da aggiustare lo sportello posteriore che non si può aprire, ma per il momento lo lascio così. L'assicurazione si può fare per un minimo di 3 mesi, quindi per non farla due volte l'ho fatta per 5 mesi, così fino a dicembre sto tranquilla. Costo 591$
Totale Toyota $1994,00
La parte divertente è che quando si va a fare l'assicurazione, ti danno la targa in mano e te la devi montare tu. E' stato molto buffo per me, avrei voluto farmi una foto con le targhe in mano!

giovedì 2 agosto 2012

Vita da turista


Piantina dello Stanley Park


Continuo e concludo il racconto del mio soggiorno a Vancouver. Il sabato l'ho dedicato allo Stanley Park. E' uno dei più grandi parchi del nord america ed è circondato per 3/4 dall'acqua, insomma è una specie di penisoletta. Ho affittato una bici per fare un bel giro, con l'intenzione di fermarmi ogni tanto a riposare buttandomi sul prato. Non ne ho avuto il tempo! Il noleggio della bici era per 3 ore e mi sono fermata soltanto per fare le foto poiché il perimetro è talmente vasto che mi sono dovuta sbrigare a riportarla prima che scattasse la tariffa successiva alle 3 ore! Ho fatto anche la mia bella figura da italiana: al noleggio mentre mi registravano mi hanno chiesto se volevo affittare anche il caschetto, e io "No no grazie" e sono andata via. Tempo 15 metri e mi accorgo che tutti intorno a me lo indossavano. Torno al negozio "Scusate ma il casco è obbligatorio vero?" e quindi ho preso anche quello (speriamo l'avessero pulito!).
Girl in a Wetsuit
Comunque la gita è stata bellissima, ci sono tantissimi monumenti e istallazioni per tutto il parco, e ovviamente la vista del North Shore e dell'oceano è bellissima! La parte più emozionante secondo me è passare sotto al Lions Gate Bridge che si impone maestoso e lunghissimo!
Lions Gate Bridge
Non ho avuto tempo per visitare l'interno del parco, sono solo passata vicino al laghetto dove c'erano diverse specie di uccelli a scorrazzare sia in acqua che sulla riva. Ogni volta mi sorprendo di quanto gli animali qui siano così abituati agli umani da potersi avvicinare moltissimo.
Finita la lunga pedalata e riportata la bici al negozio, mi sono fiondata nel ristorante più vicino per gustarmi un meritato pranzo, che per i canadesi è una tipica colazione: uova, prosciutto, toast e patate arrosto!
Ho coronato quella bellissima giornata con una serata al multisala di Richmond, ma non un cinemino qualsiasi: sono andata a godermi la visione di PROMETHEUS in 3D IMAX. Non sono una fan del 3D a tutti i costi, ma lo apprezzo molto se fatto in origine e con le tecniche d'avanguardia (es. Avatar). Mi spiace per gli italiani che non hanno la possibilità di provare questa esperienza, mi sembra ci sia una sola sala IMAX in tutta Italia, ma è qualcosa di incredibile! Finito il film ero senza fiato e sono uscita dal cinema grata di esserci andata sola: non sarei stata in grado di intrattenere una conversazione, men che meno in inglese! Oltretutto per la modica cifra di 15$ che io ritengo giustamente adeguati ad uno spettacolo del genere. Riguardo alla socialità dell'esperienza, all'entrata c'erano casse automatiche, che naturalmente ho voluto sperimentare, giganteschi sacchetti di pop-corn, bibite extra-large e quante altre "schifezze" si possono immaginare. Io ho dirottato su un milkshake al cioccolato che nemmeno sono riuscita a finire.

Capilano Suspension Bridge
Per la domenica ho prenotato una visita guidata al North Shore, che letteralmente sta per Riva Nord cioè tutto quello che c'è oltre il Lions Gate Bridge. Il piccolo bus faceva il giro di tutti gli alberghi delle persone che avevano prenotato, così sono venuti a prendermi direttamente nella hall. La guida era un ragazzo giovane e simpatico che guidava lui stesso il bus e nel frattempo spiegava quello che stavamo vedendo, raccontava un pò di storia e aneddoti e rispondeva a tutte le domande.
La prima tappa è stata al Capilano Fish Hatchery che altro non è che un vivaio di salmoni. Interessante la parte con i vetri da cui si possono vedere i salmoni nuotare e saltare per risalire la corrente. Seconda tappa Capilano Suspension Bridge: un "antico" ponte sospeso che è stato reso un'attrazione turistica costruendo tutt'intorno un'area visitabile con punti di osservazione, passerelle sugli alberi, capanni con gli uccelli e naturalmente negozi e ristoranti. E' stato molto divertente poiché il ponte è lunghissimo ed è buffo incrociare gente più o meno terrorizzata dalla traversata. Per quel che mi riguarda incredibilmente non ho avuto paura, eppure quel ponte oscilla in modo spaventoso! Forse perché sotto è pieno di piante o forse perché ero molto emozionata, chissà! Comunque mi sono goduta la passeggiata nella foresta e pure un buonissimo hamburger!
Capilano Lake
La fermata successiva è stata breve, solo il tempo di fare qualche foto al meraviglioso panorama del Capilano Lake per poi ripartire alla volta del Grouse Mountain Resort. Per raggiungere la cima della montagna siamo saliti su una funivia dalla quale si gode una spettacolare vista di Vancouver.
Panorama dalla funivia:
Vancouver skyline & Stanley Park


Arrivati al resort troviamo ad accoglierci una bella struttura con ristorante, caffé e negozio uscendo dalla quale ci si ritrova in una piccola radura con delle sculture in legno raffiguranti più che altro animali. Più avanti ci sono altri spiazzi dove si alternano gli spettacoli dei lumberjack (i taglialegna che si arrampicano sugli alberi) e degli uccelli rapaci. C'è anche un grande recinto con gli orsi, ma io ne ho visto soltanto uno addormentato! Ci sono anche una seggiovia e un'altra struttura per divertimento che non so come si chiama: in pratica ti agganciano con un'imbracatura ad un cavo teso e tu ti lanci! Proseguendo si arriva anche all'Eye of the Wind ma non ho potuto andarci perché era molto nuvoloso e quindi non avrei visto nulla. C'era una coltre di nuvole basse sopra le nostre teste che rendeva l'atmosfera quasi irreale, insieme ai residui di ghiaccio qua è là.
Orsetto pisolone!
Nel complesso è stata una gran bella gita, molto utile se si vogliono visitare alcuni posti in poco tempo. Questo è il link del sito del tour.