lunedì 10 settembre 2012

Annuncio personale: carità artistica!

C'è qualcuno che sarebbe così generoso da farmi un piccolo disegno per un volantino? Ripago con una cena, se geograficamente possibile! :D

Gita al pronto soccorso canadese!

Questa è la storia di una ragazza (?) che ha fatto un lungo viaggio, verso un paese lontano lontano per poter finalmente... fare una grossa cazzata!!
Sì, non c'è dubbio, la protagonista della storia sono io naturalmente! Venerdì ho finalmente traslocato in una casa deliziosa in quel di Kaslo e come vado a festeggiare? Con un pò di sangue! No, non sono diventata vampira, solo molto stupida perché mi sono tagliata! Preferisco non rivelare i dettagli dell'incidente perché sono di una stupidità imbarazzante, diciamo solo che stavo cucinando e mi sono piantata la punta di un coltellaccio nel palmo della mano sinistra! Dopo aver tamponato la ferita inventando nuove parolacce e insulti verso me stessa, sono andata dalla mia (nuova) padrona di casa chiedendole di medicarmi. Lì per lì ho pensato che fosse solo un taglietto e che il torpore alle dita fosse dovuto al fatto che avevo premuto molto per fermare il sangue. Dopo due ore però ancora nessuna risposta da indice e anulare. Beh non che fossero proprio morti, li sentivo come addormentati. Decido quindi che forse è meglio farsi vedere da un dottore al pronto soccorso, quello che avrei fatto in italia; tentando la sorte perché non possiedo alcun tipo di assicurazione. Se fossi stata al vecchio cottage non so fin dove sarei dovuta arrivare, ma fortunatamente Kaslo ha un ospedale. Erano circa le 15,30 del pomeriggio di sabato quando sono entrata e la prima cosa a colpirmi fu il deserto totale! In Italia per fortuna non sono andata quasi mai al pronto soccorso da paziente, ma spesso da soccorritore, e a qualsiasi ora trovi il caos e devi attendere ore ammenoché non hai un organo in mano. Qui invece mi sono dovuta affacciare in una stanza per trovare le infermiere che chiacchieravano. Ho spiegato loro il mio problema e ho detto subito che ero una turista e non avevo assicurazione. Un'altra cosa che ho notato è che hanno esaminato la mia ferita con estrema cautela toccando a malapena il cerotto, come se stessero maneggiando plutonio radioattivo. Questo comportamento mi ha fatto pensare che sono molto attenti a non dare adito a denuncie di nessun tipo, o forse per problemi con le assicurazioni...
A questo punto ho fatto un bel ripasso dello spelling in inglese, dovendo compitare il mio nome e indirizzo per la registrazione. La capo-infermiera dopo aver registrato i miei dati di base, ha chiamato al video-telefono (penso connesso via skype) un'altro centralino della zona che riceve tutte le registrazioni durante il sabato e la domenica, quando quello di Kaslo è chiuso. Ha spiegato la situazione alla signora nello schermo e poi me l'ha passata. Lei mi ha spiegato che il costo sarebbe stato di 820$ con la domanda implicita "Che facciamo la accendiamo?". Col senno di poi ho un sacco di "avrei potuto..." ma lì per lì ero convinta che mi ci volessero dei punti se non addirittura la chirurgia: cavolo non mi sentivo due dita! Quindi ho detto sì. E vai con un'altra sessione di spelling di tutti i miei dati. Prima di riagganciare la signora sullo schermo ha voluto darmi un suggerimento facendomi il segno di silenzio con il dito, come a dire è un segreto: mi ha detto qualcosa circa il chiedere all'infermiera se potevo farmi curare il giorno dopo o quando la clinica era aperta, poiché in clinica poteva costarmi 100$ meno. Non ho capito bene tutto ciò che mi ha detto e comunque dopo non l'ho chiesto per vari motivi.
Mi hanno fatta accomodare in una stanza con un lettino in attesa del dottore che è arrivato poco dopo. Si presenta un uomo alto sui 65 (e oltre) anni con una camicia orribile ma senza camice. Le infermiere gli dovevano aver già spiegato la situazione perché lui tutto contento mi porge la mano chiedendomi quale poteva stringere, e presentandosi come Riccardo. Subito dopo confessa che in realtà è Richard e bla bla convenevoli sul fatto che sono italiana, che parlo molto bene l'inglese (*), ecc. Mi ha visitato la mano facendomi piegare le dita, che rispondevano seppur con dolore, e dicendomi che era una buona cosa perché significava che il tendine non era stato reciso. Spiegava tutto rivolgendosi soprattutto all'infermiera più giovane, come volesse insegnarle il mestiere. Vabbé sorvoliamo. Insomma alla fine dopo aver annunciato che non è grave, io ho tirato un sospiro di sollievo e lui è uscito per visitare un'altra paziente (sì nel frattempo ne è arrivata un'altra).
Alcune delle cose che mi hanno dato.
L'infermiera ha iniziato a pulirmi la ferita e io le ho chiesto se quindi non avevo bisogno di suture o altro. Lei  ha risposto di no ed è stata molto gentile nel rispondere a tutte le altre mie domande curiose. Mi ha pulito la ferita con salt water (che penso sia la nostra soluzione salina) e mi ha messo i famosi steri-strip, quei piccoli cerottini a striscia che vediamo nei film (mai visti in Italia) e poi una pomata antibiotica; infine ha coperto con un cerottone mostrandomi come prenderlo senza toccarne l'interno. Mi ha spiegato bene come medicare la ferita e mi ha ripetuto più volte quali fossero i sintomi di un'eventuale infezione. Poiché la farmacia stava ormai per chiudere (chiude alle 17 il sabato) mi ha fornito di tutto: cerotti, strip, salt water, pomata antibiotica e antibiotico orale, e persino quei bastoncini lunghi tipo cottonfioc per spalmare la pomata. Mi ha anche dato alcuni guanti usa e getta per potermi lavare senza bagnare la ferita.  Ripresi i fogli mi ha fatto ancora altre domande di routine: una non l'ho capita ma riguardava il sangue perché c'era la parola "blood-qualcosa", poi se assumevo farmaci, se avevo avuto interventi chirurgici, se mi era stata diagnosticata qualche malattia. Nella prima parte del colloquio quando sono arrivata mi avevano anche chiesto il nome di una persona da chiamare in caso di emergenza qui in Canada, e io ho dato quello della mia padrona di casa essendo colta alla sprovvista. Mi hanno anche chiesto un "codice sanitario" e io ho dato il codice fiscale (meno male che me lo ricordo a memoria, non lo porto con me da quando sono qui). Quando pensavo fosse ormai tutto finito, la giovane infermierina si mette a preparare una siringa. Io chiedo cos'è e lei mi spiega che è l'antitetano, poiché nelle domande preliminari avevo risposto che non l'avevo fatto negli ultimi 10 anni. E quindi zac! Finalmente mi congedano e chiedo dove/come pagare. La giovane mi dice che la capo-infermiera le ha detto che non devo pagare, che mi fanno questo favore. Dopo essere rimasta incredula per un minuto, ringrazio infinitamente e mi avvio all'uscita. Incrocio il dottore che per congedarsi simpaticamente mi chiede di Berlusconi (non mi era mai successo fin'ora, ma me l'aspettavo); rispondo che purtroppo c'è ancora anche se in disparte al momento, e noi italiani aspettiamo solo che si tolga di mezzo per sempre e che cerco di dimenticarlo in questo bellissimo paese. Nonostante questa breve conversazione, me ne vado via tutta contenta per non aver subito suture e per non aver sofferto di portafogli!
Poco dopo essere rincasata, la padrona di casa mi bussa alla porta dicendomi che hanno chiamato dall'ospedale e devo richiamare. Ed ecco infrangersi il momento felice: la giovane infermiera mi spiega che lei non si è capita bene con la capo-infermiera, la quale in realtà intendeva che non dovevo pagare per le medicine e l'altra roba che mi hanno dato, ma per la visita devo pagare! La mia supposizione è che la buona volontà ci fosse, ma si sono rese conto che ero ormai stata registrata e non potevano fare nulla. Mi ha detto che potevo andare lunedì con calma e anche qualcos'altro che non ho capito.

Mi sono rassegnata presto all'idea di dover pagare per la mia stupidità e questa mattina mi sono recata di nuovo all'ospedale. La segretaria mi ha fatto firmare un foglio che dovrebbe essere per i dati personali riguardo a quella visita e mi ha detto che dovevo pagare solo 600$ per la visita d'emergenza, e che se ci sarà da pagare qualcos'altro per il dottore me lo faranno sapere. Le ho fatto diverse domande per capire come funziona ed è stata molto gentile a spiegarmi. Oltretutto sembravano sempre tutti mortificati di farmi pagare. Già che c'ero ho chiesto se avessero programmi per il volontariato e ha chiamato immediatamente un'altra signora molto gentile che mi ha dato un modulo e mi ha detto che dopo averlo compilato posso tornare e vedere insieme a lei cosa posso fare. Però ho bisogno del criminal record! (**)
Tornando al discorso ospedale, allego la foto del foglio con i prezzi. Se ho capito bene le Interior Health sono una specie delle nostre ASL che coprono una certa area comprendendo diverse cittadine. Ogni Interior Health stabilisce i suoi prezzi. Se avessi preso un appuntamento alla clinica per una visita mi sarebbe costato meno rispetto all'emergency, come mi aveva suggerito la signora al videotelefono. Come si dice, tutto serve per imparare e spero che questa mia "drammatica" avventura possa essere d'aiuto ad altri, in primis a stare molto attenti a non fare cazzate!
Listino prezzi!



(*) Le persone continuano a complimentarsi del mio inglese e io continuo a stupirmi poiché non è così buono, specie nella comprensione. Quindi mi viene da chiedermi: ma come cavolo parlano gli altri italiani? O forse, più probabilmente, come loro si aspettano che parliamo?? O magari sono abituati ad altri stranieri orientali che faticano di più con la lingua...? Mah...

(**)Qualcuno ha idea se posso richiederlo dal Canada e come?



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martedì 4 settembre 2012

Uomini, una continua delusione?

C'è niente di più triste di un uomo adulto col coso in mano che chiede "ti pregoooo?" -___-
Mi piacerebbe sapere come si sente un uomo in certe situazioni. Amor proprio zero?
L'unico uomo che non mi ha mai delusa l'ho lasciato in Italia, e ora nessuno sembra alla sua altezza...

lunedì 3 settembre 2012

Ops! I did it again!

Eh lo so, lo so! Sono molto indietro col blog! Non ho ancora mai raccontanto com'è la vita qui in provincia, né la mia avventura in quel di Calgary, e ora sto pre traslocare! Il fatto è che in questo cottage non mi trovo molto bene poiché è male attrezzato e strutturato, e anche come posizione non è molto easy. C'è una vista spettacolare del lago, ma a parte questo sono lontana da tutto: per qualsiasi cosa devo prendere l'auto e se anche volessi uscire a fare una passeggiata, dovrei farla sulla strada. Mi sono innamorata di Kaslo che è un paesino dall'altra parte del lago, a circa 80 km da qui e in questi giorni ho visto 4 case. Alla fine ho deciso per una cabin presso il True Blue Lodge, ovvero una specie di bungalow che costa un pò di più ma che almeno ha tutto e posso lasciare in qualsiasi momento qualora decidessi di prendere una vera casa. Spostamento previsto per venerdì: re-impacchetto tutto di nuovo!!