venerdì 13 luglio 2012

Primo impatto - 21 giugno 2012

Seguendo il consiglio dei favolosi ragazzi del Diario da Vancouver, ho scelto un hotel ( Travelodge ) che avesse navetta gratuita dall'aeroporto e wi-fi gratis. E' stato un grande consiglio da parte loro, poiché prima di partire non ci stai a pensare, non ti rendi conto, ma queste sono cose secondo me fondamentali per i primi giorni, oltre naturalmente a un letto e un bagno puliti! Dopo quel viaggio estenuante sapere che c'è qualcuno che ti viene a prendere all'aeroporto, ti carica i bagagli e ti lascia davanti alla reception dell'albergo è veramente impagabile. Ora che ci penso, non ho dato la mancia all'autista, e lui sì che se la meritava!
Avere la connessione internet è altrettanto importante, non solo per chiamare casa e assicurare tutti che sei tutta intera (comprovando la cosa mostrandoti in web-cam naturalmente), ma per organizzare la tua visita alla città esplorando le mappe, consultare orari e tragitti dei bus (capire da quale lato della strada devi prenderlo!), orari dei punti di interesse come cinema, musei ecc. Insomma la rete è una grande risorsa, non so come facevamo prima! In effetti lo so, poiché non sono proprio di ultima generazione, e ricordo i miei avventurosi viaggi a Londra, ma questa è un'altra storia!
Tornando al mio racconto, arrivata in albergo salii immediatamente ad esplorare la mia stanza: era molto carina e pulita e la tentazione di buttarmi sul letto fu grande, ma erano circa le 19,30 se avessi dormito subito mi sarei scombinata gli orari. Ridiscesi per cenare, fortunatamente quasi tutti gli alberghi dei dintorni hanno un ristorante e al mio hotel c'era questo http://www.thepantry.ca/ delizioso, e non troppo costoso mi è sembrato.
Il mattino dopo ci sono tornata per regalarmi una bella colazione tradizionale: pancakes!
 Dopo il breakfast mi sono messa in marcia. La prima cosa che dovevo fare era andare ad informarmi per il noleggio di un'auto. Avevo bisogno di un'agenzia che fosse presente non solo a Vancouver, ma anche a Creston, così da avere la possibilità di lasciare l'auto lì e non essere obbligata a tornare indietro. Ho cercato on line, ho guardato bene la mappa dove si trovava il posto per capire dove sarei scesa con l'autobus e che tratto avrei dovuto fare a piedi. Insomma tutto programmato. Eccetto che non ho considerato da quale parte della strada dovessi prendere il bus!! Dopo 3 o 4 fermate ecco il capolinea e non era affatto la giusta direzione!
Posso usare come attenuante il fatto che sono molti anni che non viaggio da sola in una grande città straniera? Cavolo più di 10 anni fa me la cavavo benissimo da sola a Londra! Ero solo un pò arrugginita, su! Mi devo biasimare anche per il fatto che avevo sopravvalutato il mio inglese, lì per lì non sono stata nemmeno capace di chiedere all'autista (anche perchè non mi ricordavo più il nome della strada!)
Fortunatamente non lontano, all'incrocio con un'altra strada, ho visto una pensilina con un paio di persone. Mi sono avvicinata prima cercando di capire sulla mappa dove fossimo, poi mi sono fatta coraggio e ho chiesto ad un ragazzo di indicarmi. Lui è stato gentilissimo, mi ha chiesto dove dovessi andare (ho risposto "in centro") e ha guardato sul suo smartphone (io non ho connessione dati) quindi mi ha indicato la sopraelevata dove dovevo prendere l'autobus per tornare indietro. Arrivata lì, di nuovo il dubbio da quale parte prenderlo? Ho aspettato per un pò alla fermata che mi sembrava giusta, poi quando è arrivata una ragazza ho chiesto a lei: no, era l'altro lato della strada, e naturalmente poco prima avevo visto passare l'utobus! Ho aspettato quasi un'ora sotto al sole quello successivo, la sera mi sono ritrovata le spalle ustionate, ma alla fine ce l'ho fatta! Fatto sta che ho perso mezza giornata per raccapezzarmi con gli autobus, e ci ho messo 2 giorni anche per capire come funzionano i biglietti! Però l'esperienza mi è servita di lezione, da allora ho sempre chiesto all'autista appena salita se il bus era quello giusto. D'altronde qui sono tutti estremamente gentili e molto disponibili.
Al car rental una ragazza che sembrava una bambolina, mi ha detto che il costo mensile è di $1100 più altri $300/400 nel caso in cui lasciassi l'auto a Creston. Non che fosse una sopresa, prima di partire mi ero informata, e proprio perché i prezzi erano così alti avevo deciso di non prenotarla e vedere al momento. Mentre andavo a prendere lo skytrain ho visto dei rivenditori di auto, così mi sono fermata a chiedere anche lì. Riguardo al noleggio, i costi erano più o meno gli stessi, così ho chiesto se avessero un'auto usata molto economica da vendermi intorno ai $2000. Nel primo posto la signora mi ha detto che facevo bene a comprarla, che non mi conveniva assolutamente noleggiarla, e mi ha fatto vedere un paio di auto su quella cifra. Nel secondo posto il signore mi ha detto che lui ne aveva una a casa da vendere a quel prezzo e che me l'avrebbe fatta vedere quella sera stessa se volevo. Ci siamo scambiati i numeri (io ho dato quello dell'albergo) e io me ne sono andata a prendere lo skytrain tutta contenta.
Non avevo una meta precisa, ed era già una certa ora, quindi era inutile mettersi in moto per qualche posto preciso come lo Stanley Park, perciò decisi di fare un giro in centro semplicemente.
Alla stazione dello skytrain ho fatto di nuovo il biglietto perché non avevo ancora chiaro il meccanismo. Mi soffermo per spiegare, almeno quello che ho capito io eh!
Lo skytrain è una ferrovia sopraelevata che unisce i dintorni di Vancouver con la città, in centro diventa sotterranea, da non confondersi però con la metropolitana che invece gira solo in centro. Naturalmente io mi sono sbagliata una volta, seguivo il colore blu chiaro, invece dovevo seguire il blu scuro! I colori aiutano a capire quale linea prendere, se si tiene a mente qualche punto di riferimento come i capolinea, il gioco è fatto. Ad esempio io per tornare in albergo dovevo prendere la blu scuro direzione Richmond. In tutte le stazioni ci sono le piantine della città, delle linee dei trasporti e delle fermate dove prendere i bus. Anche alle fermate dei bus si trovano queste informazioni, ma fuori città non in tutte le fermate, solo dove ci sono le pensiline. Nelle stazioni ci sono macchine automatiche per i biglietti (non ricordo di aver notato casse con personale umano) semplici da usare una volta che si sà quale biglietto serve. Il biglietto varia a seconda della zona, anche questa informazione la si può apprendere in stazione da una piantina. Io ad esempio per andare da Richmond in centro dovevo prendere per la zona 2, mentre se mi muovevo solo a Richmond o solo all'interno di Vancouver, bastava la zona 1. Sugli autobus c'è una macchinetta accanto all'autista che prende SOLO MONETA. La prima volta che non avevo spiccioli, l'autista mi ha detto di sedermi comunque (o almeno questo è quello che ho capito), poi ho sempre cercato di procurarmeli prima di salire a bordo oppure di comprare il biglietto alla stazione. Per lo skytrain e i bus vale lo stesso biglietto, quindi io per andare in centro a Vancouver prendevo il bus dall'albergo alla stazione quindi lo skytrain, facendo il biglietto già sull'autobus. Se non dici nulla l'autista ti fa emettere direttamente quello da zona 1, quindi dovevo precisare che mi serviva da zona 2. Il biglietto vale, se ricordo bene, 1 ora e mezza, quindi lo si può utilizzare più volte in quell'arco di tempo. Salendo sull'autobus, se si possiede già il biglietto, bisogna obliterarlo, anche se non è la prima corsa che si fa con lo stesso, così l'autista sa automaticamente che sei in regola. Ogni autobus ha all'interno un piccolo display che dice ogni volta qual'è la prossima fermata, accompagnato di solito anche dalla voce registrata, come in metropolitana insomma. Molto funzionale! Per prenotare la fermata invece non ci sono pulsanti ma una cordicella da trirare che corre vicino ai finestrini. Un'altra particolarità che ho appreso subito, è che quando si scende la gente ringrazia l'autista! Forse è anche un modo per salutare, ma per chi non è abituato è singolare sentire un piccolo coro di "thank you" mentre si scende! L'ultima nota da fare, è per i fantozziani come me: la porta davanti dell'autobus la apre automaticamente l'autista, ma quelle centrali o in fondo no, poiché servono solo per scendere e non si può salire da lì, infatti si chiudono automaticamente appena sono scesi tutti. Ma come si aprono quando si deve scendere? Non serve bussare o chiamare l'autista ( ^^;;; ) basta spingere i maniglioni, c'è anche scritto!
Tornando alla cronaca della mia prima visita a Vancouver, scesi dallo skytrain ad una fermata a caso in centro per cercare un posto dove mangiare. Era piuttosto tardi, le 15 mi pare, ma qui i ristoranti sono aperti in genere dalle 11 fino a sera  no stop, quindi qualsiasi ora va bene per pranzare o cenare! Decisi di provare il messicano, ma è un pò troppo piccante per i miei gusti!
Canada Place
Dopo essermi rifocillata, sono entrata in un 7/11 poco distante e ho comprato una cartina. Ho optato per una bella mappa plastificata dello stato della British Columbia, visto che dovevo comunque spostarmi, e anche se ho il navigatore satellitare, non si sa mai! Sul retro della cartina ci sono gli ingrandimenti delle principali città tra cui Vancouver appunto, così mi sentii abbastanza attrezzata per proseguire la mia prima gita in città. Mi sono incamminata verso nord, in direzione del Canada Place. In pratica è un grandissimo edificio che richiama la struttura di una nave da crocera. In esso ci sono numerose sale meeting dove si tengono diversi avvenimenti, negozi, ristoranti, caffè e non so cos'altro ai piani superiori! E' connesso ai livelli inferiori con lo skytrain e il terminal delle navi da crociera che si trova dirimpetto; tra i due edifici infatti c'è sempre ancorata una grosa cruise ship. Lungo il lato nord-ovest del Canada Place c'è una passerella intitolata The Canadian Trail con diverse istallazioni riferite alla storia del paese, che proprio in quei giorni erano chiuse per manutenzione o non so cos'altro (chiuse non proprio, c'era il classico nastro giallo intorno). Alla fine della passerella c'è una piccola piazzetta dove credo che di solito fanno concerti -  in quei giorni c'era un gazebo con  i manifesti di un jazz festival - e da cui si gode un ottimo paesaggio del North Shore e una veduta d'insieme dello Stanley Park. Voltandomi indietro invece vedevo lo skyline della città che con quei grattaceli ricorda vagamente le grandi città come New York, ma in realtà della Grande Mela ha ben poco. Non sono mai stata a New York ma me la immagino immensa e caotica, catapultata nel 3° millennio. Vancouver invece mi dà una sensazione più "mite", una città con tante attrattive, moderna e ben servita, ma a misura d'uomo. 

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